La China Association for Science and Technology (CAST) costruirà una serie di poli per l’innovazione scientifica nei prossimi tre anni. Lo ha annunciato oggi la stessa associazione, consolidando così i rapporti Italia-China.
Il programma si basa su una piattaforma per l’innovazione scientifica lanciata nel 2020 per promuovere un’integrazione più profonda della scienza e della tecnologia con l’economia. La prima serie di 26 città pilota e parchi scientifici è stata selezionata nel 2020. Secondo il piano della piattaforma per l’innovazione pubblicato oggi, entro il 2023 la CAST, la più grande organizzazione non governativa di scienziati Cinesi, costruirà una serie di poli per l’innovazione che agiscano come forza trainante dell’industria. Anche China Wi collaborerà a questo processo di integrazione ed innovazione favorendo e facilitando il ponte tra i due paesi.
La piattaforma si concentrerà anche su settori vitali come l’informatica, la produzione di apparecchiature e la biomedicina e spingerà le imprese leader a sperimentare lo sviluppo di poli per l’innovazione. I ministri Lorenzo Fioramonti e Wang Zhigang, proprio un anno fa, dichiaravano ufficialmente che tra Italia e Cina si sarebbe intensificata la cooperazione in campo tecnologico e per l’innovazione. Nell’ambito del China Italy Innovation Forum, organizzato a Pechino in occasione della “settimana sino-italiana della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione”, sono stati raggiunti 12 accordi bilaterali tra università, centri di ricerca e aziende dei due Paesi.
La Cina infatti è il più grande esempio nel campo di sperimentazione delle città intelligenti con oltre 800 progetti pilota attivi o in fase di avvio; ciò è reso possibile dagli investimenti pubblici, dallo sviluppo delle tecnologie abilitanti ed all’utilizzo di appalti per favorire la commercializzazione di tecnologia e dal coinvolgimento del settore privato. Si procede dunque nella direzione della costruzione di una piattaforma avanzata per la collaborazione tra brand industriali e commerciali dei due Paesi la partnership siglata dalla China Federation of Industrial Economics e dalla Confindustria Italiana. Negli anni l’appuntamento ha finora coinvolto più di 10.000 esperti in progetti di cooperazione e 5.500 realtà imprenditoriali, favorendo circa 5.200 azioni di trasferimento tecnologico e 620 accordi di cooperazione scientifica.
Si tratta di una best practice che negli anni ha portato le delegazioni cinesi a Roma, Bergamo, Bologna, Cagliari, Firenze, Milano e Napoli, e le delegazioni italiane a Pechino, Chengdu, Chongqing, Foshan, Guiyang, Hangzhou, Jinan, Nanchino, Shangai, Suzhou, Tianjin, Yancheng.
«Era già emerso in modo molto chiaro dal comunicato congiunto, firmato in occasione della visita del presidente Xi Jinping in Italia, oggi ne abbiamo una ulteriore conferma: la cooperazione scientifica è elemento portante per i rapporti dei nostri due Paesi» ha sottolineato il ministro dell’Istruzione della Ricerca e dell’Università Lorenzo Fioramonti.
«Sono 872 gli accordi già in essere tra le nostre università e quelle cinesi e sono 120 i docenti italiani impegnati in università cinesi. Questa decima edizione della Settimana attesta un crescendo di risultati raggiunti da due sistemi che lavorano molto bene insieme».
China Wi è parte attiva in questo processo di integrazione avendo firmato due accordi strategici con l’Università statale Tor Vergata e l’Università privata Link Campus University per tirocini formativi , master e stage in trading internazionale con particolare focus sul mercato Cinese.
Wang Zhigang ha di recente scritto :
«La Cina ha deciso di fare dell’innovazione tecnologica una nuova rivoluzione culturale. Intelligenza artificiale, digitalizzazione, blockchain sono altrettanti aspetti di mutamenti profondi attraverso i quali proviamo a rendere migliori le nostre vite. Abbiamo di recente approvato una nuova legge per favorire investimenti e collaborazioni internazionali tra imprese tecnologiche e università e in questo quadro daremo una forte accelerazione alla costruzione di un centro di trasferimento tecnologico tra Italia e Cina. I nostri due Paesi, anche grazie alla piattaforma della Settimana dell’Innovazione, possono essere considerati come un modello di collaborazione per la costruzione di un legame profondo fondato sulla cultura, umanistica e scientifica».